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Seminario di Infocivica

ROMA - mercoledì 11 gennaio 2012

Consiglio Italiano Movimento Europeo
Piazza della Libertà 13 - quarto piano 
ore 14.30-18.30 

Quale ruolo della Rai nella fase due del Governo Monti ? 



In vista di un completamento della proposta di riforma dei media di servizio pubblico nella società dell'informazione e di una nuova governance in Italia su cui da tempo stiamo lavorando e che illustreremo nel corso del mese di febbraio in una conferenza stampa attraverso un documento politico, l'associazione Infocivica avverte la necessità di approfondire basi giuridiche, fondamenti tecnologici e riferimenti internazionali di una nuova strategia che ancori il servizio pubblico ad un nuovo  sistema istituzionale e di  presidio pubblico come è il network delle autonomie locali.
Questa intuizione ci viene dalla constatazione che il mercato globale della comunicazione multimediale vede emergere dinamiche e protagonismi che rischiano di marginalizzare fortemente un soggetto nazionale pubblico con è la Rai.
Non si tratta di  voler artificialmente tenere in vita un moloch, quanto di valorizzare un'entità industriale e culturale come un'azienda di comunicazione integrata che potrebbe assicurare al sistema paese  un ruolo di negoziazione e scambio sul grande mercato internazionale della comunicazione. In quest'ottica vorremmo approfondire alcune linee di ricerca che potrebbero dare sostanza e efficacia ad un progetto innovativo al fine di sbloccare l'attuale impasse che sta paralizzando la Rai , perfino nelle sue componenti più legate al sistema dei partiti. 
Il seminario al quale pensiamo e per il quale abbiamo invitato alcuni esperti, dovrebbe articolarsi su tre piani.

Il primo, guidato da una riflessione su una nuova mission istituzionale basata su un partenariato fra un servizio pubblico multimediale e il sistema delle autonomie locali che per vie diverse sta cercando una propria forte capacità di intervenire e governare le variabili tecnologiche e di linguaggio delle nuove soluzioni digitali audiovisive. Per questo  vorremmo rispondere a questi quesiti:Quali le basi giuridiche ed economiche di una relazione diretta fra Rai e sistema delle autonomie locali?Quali meccanismi economici possono sostenere il modello?Quali competenze tecnologiche e di sovranità nel campo delle frequenze e del governo del sistema elettromagnetico possono rafforzare il protagonismo delle regioni?Quali gli esempi internazionali?Quale la prospettiva di una strategia unitaria in chiave europea per il welfare della comunicazione che dia nuovo ruolo alle televisioni nazionali?

Il secondo punto riguarda il contesto internazionale della comunicazione le forze che stanno riorganizzando  il sistema delle relazioni e dei consumi e le modalità di accesso e scambio dei contenuti.
Per questo vorremmo rispondere a questi quesiti:Quali schieramenti in campo sul mercato multimediale?Quali le forze più orientate ad aprire il mercato, e chi oggi mira ad instaurare una nuova centralizzazione?Quali regole e quali norme possono accompagnare un ulteriore apertura e liberalizzazione dell'offerta?E' il tempo per una svolta, in chiave europea, degli standard di copy right?Quali dinamiche sono riconoscibili nel campo dell'informazione e del sistema audiovisivo?

Il terzo punto riguarda le possibilità reali ed immediate di intervento sulla Rai da parte dell'attuale congiuntura politico-economica. Che si potrebbe riassumere in queste domande:Quale ruolo della Rai nella fase due del governo Monti?Quale riforma potrebbe essere nell'orizzonte del governo: governance?Finanziamento? Frequenze? Pubblicità? Offerta pluralisticamente lottizzata?Partiti distanti o disinteressati dei destini del servizio pubblico?Quale le pressioni del mercato internazionale: sbloccare il duopolio? Indebolire il sistema industriale nazionale?

Bruno Somalvico - Segretario generale Infocivica

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