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INFOCIVICA - IDENTITA' E DIVERSITA' DELL'EUROPA
1° seminario di approfondimento. La trasformazione della società, la domanda e la nuova missione dei media di servizio pubblico nella società dell'informazione e della conoscenza
Torino Prix Italia – 21 settembre 2010

Gerardo Mombelli

Presidente Associazione Infocivica, Roma

Introduzione generale

Sintesi in tempo reale:

La seconda parte della mattinata si è aperta con l’intervento di Gerardo Mombelli, Presidente di Infocivica, il quale ha ricordato la nascita ieri sera del Gruppo Europeo di Torino che si è concretizzato nella promulgazione di una lettera indirizzata a Barroso, Presidente della Commissione Europea. A livello personale Mombelli ha voluto sottolineare che la realtà politica dei nostri paesi e dell’Unione Europea sono più complesse di quanto non si sia detto. Una parte dei problemi che si hanno nei temi di cui parliamo attiene alla cooperazione intergovernativa. Inoltre, la sfida che abbiamo davanti consiste nel tentativo di superare l’alternativa secca che è quella da un lato di immaginare un percorso di scambi senza idee propositive; dall’altro quello di una strada che consiste in un pacchetto di proposte concrete e perfettamente strutturato. Il percorso che vorrebbe proporre Infocivica è una sorta di terza via, come tale certo complessa: che prevede uno sforzo descrittivo dell’intera realtà di tutti i media presenti nei nostri Paesi; e in secondo luogo l’elaborazione di considerazioni politiche generali sul ruolo del servizio pubblico con indicazione di alcune possibili linee guide a livello europeo.

 

Continua la sintesi in tempo reale

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Scaletta seguita dal Presidente Gerardo Mombelli nel suo intervento:

 

L'integrazione comunitaria nelle prospettive del servizio pubblico crossmediale

Iniziando un cammino di ricerca e di discussione che dovrebbe portarci, nel 2012, alla presentazione di un Libro Verde sui media di servizio pubblico, non possiamo non ricordare preliminarmente e banalmente che, sia il contesto politico-istituzionale europeo sia l'ambiente o il panorama economico-tecnologico di riferimento, presentano chiari segni di movimento ed evoluzione.

Non intendiamo certo prefigurare mutamenti radicali e incoraggiarne l'attesa. Pensiamo tuttavia che le tendenze oggi affioranti (che sono oggetto di valutazioni diverse per quanto riguarda l'Unione Europea, come per la competizione-convergenza tra i media) potrebbero trovare conferma o richiedere correzioni o aggiustamenti proprio nel corso del periodo in cui si sviluppa la nostra iniziativa.

Ciò rende indispensabile un duplice sforzo: grande attenzione ai processi reali in atto e fermo mantenimento di un atteggiamento di apertura e flessibilità quanto ai suggerimenti e alle soluzioni proposte.

Siamo allora sprovvisti di obiettivi più o meno precisamente identificati, per cui l'avventura che vogliamo avviare potrebbe mancare di necessità e di condivisione iniziale ?

Per certo non puntiamo a uniformare strutture e istituzioni, né ad attribuire a Bruxelles nuove competenze centralistiche. D'altra parte non dimentichiamo che il procedere dell'integrazione comunitaria ha già richiesto in molti settori, e anche in quello che più direttamente qui ci interessa, un intervento regolatore.

Il nostro intento non può dunque che essere rivolto a misurare la portata, le conseguenze e la coerenza dei provvedimenti già in vigore e di quelli che si annunciano, per cercare di coglierne e svilupparne la logica e il destino.

Se mai dovessimo indicare spunti e direzioni di ricerca meno tradizionali – o più controversi – diremmo che pure il territorio di confine tra la rilevanza economica e di mercato dell'armonizzazione legislativa e il contributo al rafforzamento istituzionale e operativo dell'Unione, ci interessa e ci concerne. In parole povere il futuro della costruzione europea e il ruolo dell'informazione veicolata dai media di servizio pubblico non è secondario nella riflessione collettiva che intendiamo lanciare e sottoporre successivamente ai decisori politici e istituzionali.

In sostanza, e per semplificare, la finalità principale dell'impresa è quella di fornire un catalogo ragionato dei problemi e dei rimedi auspicati e possibili. Materiali e opinioni in grado di mettere ordine, stabilire gerarchie e priorità, definire infine le scelte opportune e necessarie. A livello europeo, nazionale e locale.

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Vedi anche:

CONFERENZA INFOCIVICA 2009
E' POSSIBILE COSTRUIRE UNA TELEVISIONE PUBBLICA EUROPEA?
Problemi e prospettive aperte dal Trattato di Lisbona

Video CONFERENZA INFOCIVICA 2009